Ultimi Articoli

169. Grace Robertson – Reportage iconici sulla vita reale e la quotidianità

169. Grace Robertson – Reportage iconici sulla vita reale e la quotidianità

Grace Robertson è stata una delle figure più emblematiche del fotogiornalismo. britannico del dopoguerra. Ha raccontato la società, la vita reale e soprattutto le Donne, sempre dando voce a persone comuni, restituendo dignità alle vite quotidiane spesso ignorate dai media. Con uno stile documentaristico sobrio e rispettoso, è riuscita a realizzare reportage iconici rimasti nella Storia della Fotografia.

128.Daido Moriyama – Visioni oniriche della realtà

128.Daido Moriyama – Visioni oniriche della realtà

Daido Moriyama, uno dei fotografi giapponesi più influenti del dopoguerra, è celebre per il suo approccio radicale alla fotografia di strada. La sua tecnica si fonda su un’estetica ruvida, diretta e priva di compromessi, che rifiuta l’idea della fotografia come rappresentazione nitida e perfetta. Moriyama lavora spesso con macchine compatte, privilegiando la rapidità e la spontaneità dello scatto rispetto alla precisione tecnica. Questo gli consente di cogliere momenti fugaci della vita urbana, restituendo l’immediatezza e la crudezza dell’esperienza metropolitana.

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172. Minor White – La Teoria dell’Equivalenza

172. Minor White – La Teoria dell’Equivalenza

Minor White è stato il visionario che ha plasmato e sviluppato concetti come “Sequenza”, “Equivalenza” e “Metafora” offrendo a ogni fotografo una chiave per vedere oltre l’oggetto, invitandolo a un incontro profondo tra mente, cuore e spirito. Con la sua intuizione ha aperto la strada a una nuova visione della Fotografia, una moda che non conosce fine e che continuerà a vivere nei cuori di chi sa guardare il mondo con occhi sensibili.

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Daido Moriyama: "Record 2" / Copertina rigida- 352 pagine

Dopo la pubblicazione di “Record” nel 2017, è uscito il nuovo capitolo del grande maestro della fotografia giapponese:  “Record 2”, pubblicato nel 2024, è in vendita in offerta speciale

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Essential Books

salgado 1
GENESI, il risultato di un’epica spedizione durata otto anni alla riscoperta di montagne, deserti, oceani, animali e popolazioni finora sfuggiti all’impatto della società moderna: la terra e la vita di un pianeta ancora incontaminato. “Circa il 46% del Pianeta è ancora com’era al momento della creazione”, ci ricorda Salgado. “Dobbiamo salvaguardare ciò che esiste”.
robert capa
Una cronologia dell’opera di Capa, un libro ricchissimo di immagini, che dà l’idea della vastità e del modo in cui il fotografo operava sul campo. Non solo i suoi resoconti di guerra, ma anche immagini di momenti che rimandano all’uomo, vittime e migranti, gioie e dolori. Questo libro lascia intravedere alcune sfaccettature di un personaggio complesso, intraprendente, che non esita a rischiare la propria carriera come la propria esistenza.
cartier Bresson
Attraverso circa 160 fotografie ed altri numerosi documenti – giornali, riviste, volumi -, il libro presenta per la prima volta in maniera esaustiva e approfondita il rapporto tra colui che è stato definito “l’occhio del secolo” e l’Italia, ripercorrendo le tappe di un rapporto iniziato prestissimo, già negli anni Trenta, e proseguito sino al momento in cui Cartier-Bresson ha abbandonato la fotografia, negli anni Settanta.
brassai
In “Paris de nuit” Brassaï ha fissato per sempre il mondo notturno della capitale francese agli inizi degli anni Trenta. Una città misteriosa fatta di bassifondi e cabaret, clochard e prostitute, gente losca e aristocratici, ma anche reale, fatta di fornai, ortolani, guardie, stampatori di giornali, ecc. Egli affermava: ” La sua idea era quella di far vedere un lato della vita quotidiana che pochi conoscevano.

Best Photo Video

“Basta un rayo de luz

y el instante serà

perpetuo” 

Valparaiso è la città dell’estremo limite. Come la Macondo di “Cent’anni di solitudine” è non solo un luogo del mondo, ma uno stato d’animo. Un sogno, un’immagine. Per la mente occidentale è un’idea romantica di lontananza, il pensiero di un altro da sé dove poter vivere la meraviglia e lo stupore. Qui, in questa piccola e paradossale “valle del paradiso”, tra i suoi vicoli e le sue infinite salite e discese, Sergio Larrain realizza alcune tra le sue foto più celebri.