Per Masao Yamamoto le fotografie sono ricordi di istanti di vita quotidiana, devono essere così piccole da poterle racchiudere nello scrigno di una mano o custodire in tasca, così puoi portarle con te e guardare ogni volta che vuoi.

I – Masao Yamamoto: la formazione
Masao Yamamoto è nato nel 1957 nella città di Gamagori (Aichi Prefecture) in Giappone. E’ un fotografo freelance conosciuto per le sue piccole fotografie e per la sua personale ed originale tecnica di stampa fotografica. Yamamoto iniziò i suoi studi dedicandosi alla pittura, in particolare studiando pittura ad olio col maestro Goro Saito, nella sua città natale, ma poi ha scoperto la fotografia e ha deciso di dedicarsi completamente ad essa. Il suo stile è caratterizzato da immagini poetiche e suggestive, spesso in bianco e nero, che trasmettono una forte sensazione di tranquillità e nostalgia. Yamamoto è un fotografo atipico perché le sue foto non seguono i canoni classici della fotografia, ma sono lo stesso molto poetiche, di una poesia tipica giapponese.

La fotografia di Masao Yamamoto si distingue per la sua delicatezza e intimità, incarnata in immagini di piccolo formato, spesso più piccole di una cartolina. Questo approccio ridimensiona la percezione dello spettatore, invitandolo ad avvicinarsi, quasi a sussurrare con l’immagine. Il gesto di osservare una sua foto diventa rituale, simile a quello della contemplazione di un oggetto prezioso. Le dimensioni ridotte trasformano l’esperienza visiva in qualcosa di intimo e personale. Ogni stampa è come un frammento di memoria, fragile e sfuggente. In un’epoca dominata da schermi giganti, Yamamoto ci riporta al valore dell’essenziale.

Masao Yamamoto preferisce soggetti come la natura e i paesaggi, gli attimi di vita ordinaria, i dettagli di figure femminili, il cielo, l’acqua e la terra, le piante e gli animali. Le sue fotografie sono spesso presentate in formati molto piccoli , delle “foto bonsai” in perfetta logica giapponese. Le fotografie sono ottenute con tecniche di stampa anche sperimentali, sempre in bilico tra la semplice fotografia e l’atto pittorico. Yamamoto realizza il lavoro di postproduzione manualmente : tinge, stinge, dipinge le sue foto, crea viraggi con il tè , logora i bordi delle immagini per dare loro l’aspetto di vecchie foto, realizza stampe alla gomma bicromatata su carta colorata, ecc. Le imperfezioni, le pieghe, la carta volutamente strappata, la stampa a volte imperfetta, caratterizzano in modo differente ogni stampa.

Il piccolo formato, per Yamamoto, non è una limitazione ma una dichiarazione poetica. Riducendo la scala visiva, costringe l’osservatore a rallentare, a guardare con maggiore attenzione e rispetto. In un mondo in cui tutto è pensato per colpire e impressionare, lui invita alla discrezione. Le sue fotografie sono spesso prive di titolo, evitando interpretazioni dirette. Si avverte in esse un senso del tempo sospeso, un’eleganza sottile che sfugge al sensazionalismo. Sono immagini che si insinuano lentamente nell’animo, come piccoli haiku visivi.

Tutta l’opera di Yamamoto si basa sul frammento: le fotografie sono piccoli istanti di vita quotidiana, immagini che evocano ricordi. I soggetti sono spesso molto comuni, a volte persino banali, ma nell’insieme ricreano l’universo personale dell’artista, ritraendolo con grande sensibilità. Allo stesso tempo i singoli frammenti riuniti creano una storia, un’atmosfera. L’immagine, come una sinfonia, prende forma fra le figure e lo spazio bianco. L’equilibrio fra questi due elementi e la sensibilità di Yamamoto rendono la sua ricerca estremamente raffinata e singolare.


Quando Masao Yamamoto scatta una fotografia sembra cogliere l’ armonia universale : il soggetto si stacca dalla terra e sembra fluttuare nell’aria emanando una lieve luminosità che dà all’immagine la parvenza di un ricordo offuscato, qualcosa che ci sembra familiare, intimo e, allo stesso tempo, inventato, non reale.


II – Masao Yamamoto: ” Forma ed Essenza”
Tra i progetti principali di Masao Yamamoto principali Shizuka (Purezza), un viaggio interiore sui tesori del bosco alla ricerca dei messaggi silenziosi presenti in natura. Che si tratti di luoghi irriconoscibili, spazi indefiniti, animali, corpi femminili o fiori, Yamamoto continua a fotografare l’eleganza di forme che parlano d’essenza, la sostanza di frammenti che narrano storie e poetiche del quotidiano che non hanno bisogno di molte parole. Un universo iconografico bonsai, zen, sinuoso e prezioso, che il fotografo trova ovunque, anche mentre raccoglie corteccia :
“Nel bosco sento ogni giorno la presenza di vari tesori nascosti che trattengono i loro sospiri. Ho chiamato questa sensazione “Shizuka”. Shizuka significa puro, immacolato, chiaro e limpido. Mi domando se i miei occhi e l’obiettivo della macchina fotografica siano riusciti a catturare qualcosa dalla leggera luce emanata dai tesori, trovati sulla terra, mentre facevo una passeggiata nel bosco…”. ( Masao Yamamoto)

Altri progetti fotografici di Masao Yamamoto sono : A Box of Ku ( 1993) che raccoglie immagini di elementi quotidiani che non costituiscono solo una parte di qualcosa, ma hanno una propria vita, una propria storia, e racchiudono una bellezza apparentemente invisibile; Nakazora ( 2001) : una riflessione sullo spazio simbolico tra cielo e terra; Kawa-flow (2007) ossia “flusso” sul continuo scorrere del tempo e il labile passaggio tra passato, presente e futuro.

Come già detto in precedenza, Masao Yamamoto ha iniziato come pittore prima di dedicarsi alla fotografia, una transizione che influenza ancora oggi il suo stile visivo. Le sue immagini spesso evocano la pittura tradizionale giapponese: sono leggere, silenziose, quasi spirituali. Non cerca la narrazione lineare, ma piuttosto la suggestione, il respiro del tempo. L’artista interviene manualmente sulle stampe: le piega, le macchia, le lascia invecchiare, conferendo loro un carattere unico. Questo trattamento materico rafforza l’idea che le sue fotografie siano oggetti da custodire più che immagini da esporre.

Masao Yamamoto usa raramente il colore, e quando lo fa è sempre in modo poetico e personale. Ogni foto può considerarsi un’opera d’arte per lo studio con cui viene realizzata. Tutto è curato nel minimo dettaglio: la composizione spaziale, la cromia realizzata attraverso speciali tecniche di sviluppo manuale che le danno un’ atmosfera rarefatta e dai colori caldi e unici.


La natura è uno dei soggetti ricorrenti nelle sue opere: rami, piume, pietre, corpi umani nudi ma mai volgari. Ogni elemento appare come colto in un attimo di eternità, come se fosse parte di un ciclo naturale che Yamamoto osserva con umile partecipazione. L’armonia tra soggetto, luce e supporto materiale crea un equilibrio meditativo, molto vicino all’estetica wabi-sabi giapponese. Le sue fotografie, pur essendo contemporanee, sembrano provenire da un tempo remoto, portando con sé il fascino del non detto e del non finito.

III – Masao Yamamoto: “Luce dall’ Oscurità”
L’immagine, come una sinfonia, prende forma dall’oscurità (lo spazio nero che rappresenta il silenzio) come un’armonia di note ( lo spazio bianco che rappresenta il suono). L’equilibrio fra questi due elementi, la luce bianca e l’oscurità che la avvolge e ne delinea la forma, crea un’immagine estremamente raffinata e singolare, frutto della sensibilità di Yamamoto.


Masao Yamamoto è un fotografo- artista con una particolare sensibilità che si basa su radici filosofiche e spirituali. Egli si ispira alla filosofia Zen e all’idea che la meditazione e la ricerca della bellezza sono indispensabili per lo sviluppo dell’essere umano. Nelle sue piccole fotografie anche l’ordinario è rivelato come qualcosa di straordinario: anche un semplice sasso o un fiore sono pervasi di un’armonia universale di calma e purezza, un filo d’erba acquista una sua dimensione tracciando un segno nel cielo, così come il profilo di una donna è associato ad una montagna con le stesse linee sinuose.


Masao Yamamoto ama proporre i suoi scatti stampati in piccolo formato e riuniti in grosse installazioni artistiche incollate su pareti bianche, per suggerire che ciascuno scatto è parte di una realtà più grande e la stampa è un oggetto in se stesso, oltre che mostrare l’immagine di qualcosa. Le sue installazioni non hanno un principio. Per lui si parte dall’installazione di una prima foto e poi si procede, seguendo delle associazioni estetiche e poetiche, a posizionare le altre fotografie sul pannello. Allo stesso modo, ogni osservatore può iniziare il suo percorso di osservazione da una foto a sua scelta e poi proseguire la visione secondo la propria sensibilità e sensazione. Cioè ognuno si crea la sua storia iniziando da dove posa per prima lo sguardo e ognuno fruirà di una visione personale della stessa installazione.

Masao Yamamoto ci insegna che la fotografia non ha bisogno di grandi mezzi o di spettacolo per essere potente. La sua arte ci chiede di rallentare, di avvicinarci, di sentire. In un’epoca in cui l’immagine è spesso consumata con distrazione, il suo lavoro rappresenta un atto di resistenza gentile. Ogni stampa è un invito al silenzio, alla contemplazione, all’ascolto dell’invisibile. Il piccolo formato diventa così una forma di meditazione, un modo per ridare valore allo sguardo e alla memoria. Nell’opera di Yamamoto, la bellezza si nasconde nei dettagli, nei margini, nell’infinito racchiuso in pochi centimetri.

Nel 2011, dopo 18 anni dal primo libro fotografico ” A Box of Ku “, Masao Yamamoto realizza una serie di nuove fotografie racchiuse nel libro “Prism Book” che ne fanno uno degli autoti di spicco del mondo della fotografia nipponica. Oggi Masao Yamamoto vive a Yamanashi, in una zona montana del Giappone, con moglie e un figlio. Ama guardare il mutamento della natura e sentire il profumo del primizie primaverili. Conduce una vita semplice e arcaica lontana dal rumore dalle metropoli.


Le fotografie di Masao Yamamoto sono state esposte nei più grandi musei moderni e fanno parte di molte collezioni pubbliche e private nazionali ed internazionali come il Museum of Fine Arts di Houston in Texas, il Santa Barbara Museum of Art a Santa Barbara in California, l’ International Center of Photography a New York, il Victoria & Albert Museum di Londra e la Collezione di Sir Elton John. Le sue ultime Mostre fotografiche si sono tenute a Berlino e al Jackson Fine Art di Atlanta. Yamamoto ha anche vinto numerosi premi per il suo lavoro, tra cui il Premio Photographic Society of Japan e il Premio Kimura Ihei. Oggi, Masao Yamamoto è considerato uno dei fotografi più importanti del Giappone.








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